L’andamento economico avverso che negli ultimi anni ha imperversato su tutta l’Euro-Area ha portato una inevitabile stretta sul credito da parte di Banche ed altri istituti di credito. Chi più ha risentito di questa congiuntura negativa è il richiedente considerato da chi eroga prestiti un “cattivo pagatore“, pertanto un cliente non finanziabile, dato il suo pregresso creditizio e la sua attuale condizione patrimoniale.
Il Centro Rischi Finanziari porta all’attenzione degli Enti erogatori eventuali macchie nel passato di chi si appresta a richiedere un prestito: un ritardo di pagamento o un pignoramento di un bene, caratterizzerà per anni la reputazione e la credibilità economica del potenziale cliente, il quale avrà una serie di difficoltà nell’accesso “ordinario” al credito. Tuttavia il mercato creditizio in sé non è precluso a questa categoria di clienti. Ecco dunque le migliori soluzioni “alternative”.
Cessione del quinto dello stipendio/pensione: si tratta di una formula molto comune che prevede il rimborso del prestito attraverso la cessione della quinta parte del proprio stipendio o della propria pensione. Dal momento in cui, chi si occupa della restituzione rateizzata è il datore di lavoro o l’Ente di previdenza, la sua concessione è ragionevolmente accordabile. La validità dello strumento è confermata dal fatto che l’ottenimento del prestito non è strettamente vincolato alla valutazione del rischio creditizio da parte del Consorzio di Tutela del Credito. Con questa formula, il richiedente può ottenere in prestito un importo non superiore ai 60 mila euro, rimborsabili con rate a tasso fisso. Tale forma di credito non prevede una garanzia su un immobile, nessun tipo di ipoteca, nessun tipo di bene in pegno per accedere al finanziamento; una soluzione semplice con un pagamento che avviene con un impegno economico “ragionato”. Tuttavia ci sono delle condizioni stringenti per ottenere quanto desiderato: nessun tipo di finanziamento vi viene concesso, se non si possiede un contratto a tempo indeterminato che garantirebbe una continuità di rimborso fisso mensile.
Prestito delega (o cessione del “doppio quinto”): altra soluzione per il richiedente protestato è il prestito con delega, dalla durata massima di 10 anni, in cui si può richiedere una liquidità più elevata fino ad un massimo del doppio quinto dello stipendio: la somma può andare da un minimo del 20% ad un massimo del 40% del proprio stipendio mensile. Uno dei vantaggi di questo strumento, è una rata rimane fissa e costante per tutto il periodo del finanziamento e la possibilità di ottenere un prestito più alto rispetto a quanto visto nella prima soluzione. Tra i vincoli più significativi dell’accesso al credito per il cliente protestato riguarda la polizza assicurativa che deve essere associata alla sottoscrizione del contratto. In pratica l’Ente erogatore viene assicurato nella sua concessione di liquidità, anche nel caso in cui il richiedente muoia o perda il proprio lavoro; è pacifico che il costo della polizza ricadrà inevitabilmente sul richiedente, il quale subirà una maggiorazione della rata o dovrà pagare la stipula in via anticipata.
TFR come garanzia: strumento molto intuitivo, si affida l’importo accantonato come trattamento di fine rapporto lavorativo a totale garanzia di restituzione del prestito. Tale soluzione non può essere applicata tuttavia ai lavoratori autonomi, freelance e liberi professionisti, in quanto non hanno un contratto che garantisce il trattamento di fine contratto.
Prestiti per Protestati
Prestito Cambializzato: Il prestito cambializzato è un’altra strada percorribile per chi ha una condizione creditizia pregiudizievole. Molto semplicemente si ottiene del credito a fronte della sottoscrizione di cambiali, senza incorrere nella pericolosa rete della centrali di rischio. Il pagamento delle cambiali avviene con cadenza mensile, per una durata massima di 120 mesi, con un importo delle rate fisso e costante. Tra gli aspetti negativi, troviamo un tasso di interesse che abitualmente risulta essere più alto rispetto alla media ed il fatto che la sottoscrizione di un prestito avente queste modalità costituisce a tutti gli effetti un titolo esecutivo: questo comporterà il pignoramento immediato nel caso di mancato pagamento.
Prestito tra privati: è’ la soluzione per l’accesso al credito che più si estranea dalle valutazioni di rischio da parte del CRIF, in quanto consiste in un accordo tra persone che nella maggior parte dei casi si conoscono. Altrimenti ci si può rivolgere al mondo del web, in cui esistono delle piattaforme appositamente studiate per mettere in contatto chi è alla ricerca di un finanziamento con chi è disposto a prestare il proprio denaro, in virtù di una prossima restituzione maggiorata da interessi.