Per buona parte del Novecento il prestito cambializzato – cioè un prestito le cui rate sono in forma di cambiali da pagare a scadenze prestabilite – è stato l’unica possibilità di accesso al credito per i privati. Negli anni del boom economico i prestiti rateali cambializzati hanno reso possibile la motorizzazione del Paese e l’acquisto diffuso di beni durevoli, come mobili per la casa ed elettrodomestici.
Che cos’è una cambiale
La cambiale è un documento legale – un titolo di credito – che certifica l’esistenza di un debito, per esempio tra una banca e una persona. Può essere emessa dal debitore in forma di “pagherò” – la promessa di restituire quanto dovuto a una certa data – o più frequentemente dal creditore, nel qual caso prende il nome di “tratta”. “Pagherò” e “tratta” differiscono nella forma, ma conferiscono entrambe al creditore il diritto legale di pretendere quanto dovutogli alla scadenza concordata della cambiale. Nel caso di un prestito da restituire ratealmente vengono emesse tante cambiali quante sono le rate da pagare, comprensive del tasso di interesse pattuito.
A differenza dei comuni prestiti al consumo, la cambiale chiama lo Stato – dietro pagamento di una tassa di bollo del 12 per mille della cifra in gioco – a certificare l’esistenza del debito. Ciò comporta che nel caso di mancato pagamento lo Stato garantisce al creditore il diritto di attuare immediatamente azioni forzose per riscuotere quanto dovutogli, o in denaro o in forma di pignoramento di beni, senza dover passare da un tribunale che emetta una ingiunzione di pagamento (come è invece necessario fare con un credito al consumo o un classico prestito bancario).
Possibili vantaggi
Negli anni Ottanta un’abile strategia di marketing unita al diffondersi dei centri commerciali, dei conti correnti e di una mentalità più aperta verso l’idea stessa di prestito, hanno contribuito alla diffusione di numerosi e differenziati strumenti di finanziamento privato, tuttavia spesso più costosi del prestito cambializzato. Credito al consumo, colorate carte revolving, automobili in leasing privato appaiono meno minacciosi dell’immagine dell’ufficiale giudiziario che si presenta a casa per pignorare i mobili. Ma è più una questione di facciata, perché anche i debiti insoluti con banche e finanziarie comportano spiacevoli conseguenze. Poiché per il creditore la cambiale attenua il rischio di insoluto, anche ai giorni nostri può essere conveniente ricorrere a questo strumento, in quanto di regola minore è il rischio, minore è anche il tasso d’interesse.
Dove chiedere un prestito cambializzato
Le banche di solito non pubblicizzano il prestito cambializzato, ma alcune sono disposte a concederlo. È offerto da poche società finanziarie di medie dimensioni mentre è ignorato da quelle grandi. Per ottenerlo dovete comunque offrire le consuete garanzie, come uno stipendio regolare o la pensione, o una attività autonoma di lunga data. Per i protestati può essere necessaria un’ipoteca sulla casa o il deposito in pegno di oggetti di valore. Agevola la procedura l’avallo di una terza persona, la quale si assumerà la responsabilità del pagamento nel caso di mancanza del debitore. Nei prestiti con cambiali, l’avallo equivale di fatto alla fideiussione, pur presentando alcune differenze formali rispetto a quest’ultima.
Prestito Cambializzato
Evitare società finanziare di non comprovata serietà
Il fatto che la propria banca o una piccola finanziaria siano gli interlocutori di riferimento per un prestito cambializzato significa anche disporre di una maggior possibilità di contrattazione per quanto riguarda gli interessi. La presenza di un avallante può far scendere il tasso debitore, così come la sottoscrizione di polizze sulla vita proposte dal finanziatore. Con la cambiale non è necessario specificare la destinazione dei soldi che ricevete in prestito. È da notare che con una semplice firma, una “girata”, il creditore può girare a terzi il vostro debito, il che consiglia di rivolgersi solo a finanziarie di nota serietà e a banche, per non correre il rischio di ritrovarsi in debito con soggetti malavitosi. Senza arrivare a questo caso estremo è comunque da sapere che per entrare subito in possesso del denaro prestato, spesso i finanziatori cedono a banche il proprio credito pagando a loro volta degli interessi, e che dunque per il debitore l’interlocutore potrà essere diverso da chi ha concesso il prestito.