Il sistema bancario offre diverse formule di accesso al credito, nel rispetto di requisiti fondamentali posti a tutela del regime operativo di istituti di credito e società finanziarie. Fra questi, le garanzie che il soggetto richiedente può fornire influiscono in maniera direttamente proporzionale alla liquidità di cui necessita, poiché maggiore è l’esposizione al rischio da parte dell’ente erogante, tanto maggiore dovrà essere la sua capacità debitoria.
Eccezione che conferma la regola è rappresentata dal prestito chirografario, finanziamento concedibile sulla base della credibilità che il richiedente può fornire tramite la sua reputazione, apponendo come unica garanzia certa la propria firma. Dal greco chiros, questa formula di prestito tanto per privati quanto soprattutto per piccole e medie imprese, ha nella firma autentica del richiedente l’unica ragion d’essere, a patto lo stesso sia in grado di dimostrare la sua solidità patrimoniale, impegnandosi con tutti i suoi averi presenti e futuri senza eccezione alcuna, al soddisfacimento dei criteri di solvibilità naturalmente opponibili di fronte a terzi.
Diverse categorie di finanziamenti chirografari
Se sei titolare di partita IVA, il finanziamento chirografario imprese potrebbe essere il modo più agevole di ottenere un prestito senza garanzie di alcun tipo, reali come l’ipoteca o personali come la fideiussione, salvo tu risponda a specifici requisiti.
Innanzitutto essere censito nel sistema informativo creditizio come buon pagatore e, ancor più importante, dare prova documentabile attraverso dichiarazione dei redditi di una certa posizione reddituale. Il finanziamento chirografario online ti permetterà al pari di altro preventivo di prestito, di ottenere il calcolo piano ammortamento finanziamento, evidenziando l’opportunità dei diversi proponenti.
Fra questi il finanziamento liquidità business del gruppo Intesa San Paolo, il credito artigiano di MPS, entrambi pluriennali, a tasso fisso o variabile, a rate variabili posticipate e formulato per il comparto business. Per quello retail, Unicredit e le banche di credito cooperativo arrivano ad erogare fino a 80.000 euro con piani di ammortamento fino a 15 anni, in ragione di un loan to value che tenga conto dell’effettivo rischio di esposizione al credito dell’istituto.
La richiesta che potrai avanzare nel finanziamento chirografario terrà conto del massimo erogabile in funzione della tua posizione patrimoniale e reddituale completa, in bontà anche della categoria di chirografario richiesta.
Nello specifico classica ossia in assenza di una redditualità costante, ad ammortamento posticipato della sola prima rata, in maniera tale da differire il pagamento nei casi di impegni finanziari più gravosi o con l’opzione rata pesante, specificamente per imprese, in cui oltre rate costanti è contemplata una maxi rata a totale estinzione, come nel leasing.
Qualora tu debba impegnarti in una ristrutturazione immobili il mutuo chirografario è un’ulteriore variante, concessa con finalità specifica, ossia l’ammodernamento o la riqualificazione energetica, senza iscrivere ipoteca ma con la sola firma del proprietario dell’immobile. Infine vi è il finanziamento chirografario condominio, come i finanziamenti condominio Banca Intesa, in cui tutti i condomini proprietari, all’unanimità, accettano di contrarre un debito in ragione di spese di manutenzione comune cospicue, eccedenti le singole disponibilità finanziarie.
Finanziamento chirografario calcolo
Il prestito chirografario genera una rata periodica in ragione del capitale richiesto e del tempo necessario affinché lo stesso venga restituito, maggiorato di interessi e oneri vari. Il calcolo in tal caso è alquanto facilitato, poiché non essendovi un massimo erogabile in ragione delle disponibilità mensili, si dovrà tener conto solo dei meri parametri matematici ossia il tan, il tasso annuo nominale e il taeg, ossia quello globale che comprenderà appunto tutte le voci estranee al computo degli interessi, applicati in misura maggiore rispetto ad altri finanziamenti personali o alle imprese.
Ciò in ragione di una remunerazione che sottolinei la convenienza dell’istituto di credito erogante di esporsi per un tempo variabile ad un rischio ricorrente senza tutela, tipo sottoscrizione polizza assicurativa, salvo azioni di recupero sul patrimonio del richiedente.