I finanziamenti a fondo perduto sono estremamente ambiti, poiché consistono nell’elargizione di denaro da parte di un Ente erogatore (in genere un soggetto pubblico), senza alcun obbligo di restituzione da parte del beneficiario. In questo differiscono profondamente sia dai prestiti che dai mutui. Nel caso di prestiti e mutui infatti il denaro percepito dovrà essere rimborsato secondo la forma contrattuale sottoscritta, attraverso rate di importo prestabilito (mensili, bimensili, trimestrali, di importo variabile o costante), e con tempistiche prefissate (in genere massimo dieci anni per i prestiti e fino ai 30 anni per i mutui). Gran parte degli Istituti di Credito che concedono mutui inoltre spesso richiedono che il 20 per cento del totale della spesa (soprattutto per l’acquisto di immobili) venga pagato direttamente dal cliente, finanziando il restante 80 per cento.
Usufruendo del finanziamento a fondo perduto invece, nessuna restituzione è dovuta, ragione per cui questa speciale agevolazione si distingue anche dai finanziamenti agevolati, che seppur a tassi estremamente favorevoli o addirittura a tassi di interesse pari a zero, obbligano comunque il soggetto beneficiario alla restituzione della somma.
Come accedere ad un finanziamento a fondo perduto
Innanzitutto precisiamo che i finanziamenti a fondo perduto riguardano una percentuale, più o meno significativa, in genere dal 20 al 60 per cento, di un investimento o di una spesa che effettua un’impresa e/o un professionista. Esistono anche dei finanziamenti a fondo perduto che coprono l’intero ammontare della spesa effettuata, ma sono estremamente rari. Per ottenere questa agevolazione bisognerà rispettare i requisiti richiesti dall’Ente erogatore, a livello formale, amministrativo e geografico, riguardo l’ordine cronologico di presentazione della domanda, e a livello progettuale. Di seguito, vi illustriamo brevemente cosa viene domandato in ciascuna di queste fasi.
Presentazione formale della domanda
- Il beneficiario deve compilare i moduli di domanda con dati essenziali come forma giuridica, settore di attività (con relativo codice ATECO), dati personali del legale rappresentante, ubicazione della sede legale e operativa dell’attività.
- Rispetto requisiti geografici. Un’impresa ubicata a Roma non potrà fare domanda per un finanziamento a fondo perduto stanziato dalla Regione Lombardia (a parte particolarissime eccezioni).
- Rispetto della dimensione aziendale prevista dal bando. La dimensione aziendale si calcola tenendo conto di fatturato, attivo di bilancio e totale dei dipendenti dell’impresa (a loro volta stimati secondo la modalità delle ULA, unità lavorative annue). Molti bandi di finanziamento tendono a privilegiare le micro e piccole imprese, rispetto alle aziende di media e grande dimensione. Sono in aumento esponenziale i bandi a favore delle imprese neo – costituite (startup).
- Spese ammissibili. Gli investimenti che si intendono effettuare ovviamente dovranno combaciare con quelli oggetto del finanziamento.
Ordine cronologico di presentazione della domanda. Come precedentemente accennato, i finanziamenti a fondo perduto sono ambitissimi, di conseguenza la concorrenza, oltre ad essere molto agguerrita, è anche numerosissima, a volte troppo. Visto l’alto numero di richieste, alcuni Enti stabiliscono di valutare solo un numero prestabilito di domande, inviate prima delle altre. Considerando che l’invio è ormai sempre telematico, pochi centesimi di secondo possono fare la differenza, in particolare per la famigerata modalità “click day”.
Per fare un esempio pratico, il Bando INAIL sulla sicurezza del lavoro, il più grande bando nazionale a fondo perduto, con centinaia di milioni di euro stanziati, attualmente in corso, prevede questa modalità di preselezione.
Qualità del progetto. Una volta superate le due fasi precedenti, l’Ente che ha stanziato i fondi valuterà un progetto, tenendo conto dei parametri previsti dal bando. Innovatività, investimenti in ricerca e sviluppo, creazione di nuovi posti lavoro, acquisto di macchinari tecnologicamente avanzati, implementazione delle misure di sicurezza, sono gli aspetti tenuti in maggiore considerazione. La complessità della presentazione della domanda dipende da svariati elementi: difficoltà e specificità del bando per il quale si sta applicando, entità della concorrenza in campo, rigore dei requisiti formali da rispettare. Per avere più chance di successo, affidarsi a società di consulenza esperte in finanza agevolata e rinomate può essere una buona soluzione, a patto di remunerarle in base agli effettivi risultati raggiunti.
Dove trovare i migliori finanziamenti
Trovare dei buoni finanziamenti a fondo perduto non è difficile, a patto di monitorare costantemente i principale Enti promotori, dei quali vi forniamo una panoramica. Province / Enti camerali. Molte Camere di Commercio stanziano periodicamente finanziamenti a fondo perduto per le imprese ubicate nelle rispettive province. I fondi a disposizione sono limitati, e mirati a soddisfare delle specifiche esigenze del tessuto imprenditoriale del territorio.
Regioni. Il programma POR FESR 2014-20 è attualmente nella sua fase culminante. Si tratta del Programma Operativo Regionale, basato su fondi misto delle Comunità Europea e delle Regioni nazionali, che stanzia miliardi di euro. Ci sono svariate opportunità per le quali applicare, e molte di esse presentano la possibilità di ottenere ingenti finanziamenti a fondo perduto. Il Programma è focalizzato in particolare sugli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione, risponde a specifici regolamenti comunitari, e si differenzia territorialmente a seconda delle priorità declinate da ogni Giunta regionale. Ben sei regioni nazionali (Puglia, Sardegna, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia), considerate economicamente in una situazione di particolare disagio rispetto alla media europea, beneficiano di maggiori stanziamenti e migliori opportunità di ottenere finanziamenti a fondo perduto.
Enti nazionali / governo. Anche a livello nazionale è possibile fruire di finanziamenti a fondo perduto, come per il precitato Bando INAIL. Questi bandi prevedono stanziamenti piuttosto sostanziosi, hanno risonanza mediatica, e di conseguenza anche il numero di potenziali beneficiari che partecipa cresce vertiginosamente. UE. L’Unione Europea, alla quale fa capo tutta la legislazione in materia di aiuti di stato e finanza agevolata, dispone di numerosi programmi ad hoc per il finanziamento di progetti estremamente meritevoli e innovativi, che in genere prevedono il partenariato di diverse realtà aziendali.