Fondi Pensione: Cosa Sono, Come Funzionano quelli Aperti, Chiusi e Tassazione

Il fondo pensione è un tipo di investimento, perpetuato nel tempo durante la vita lavorativa, che ti permette di percepire un reddito extra da pensionato. Questo non va confuso con la pensione canonica, che richiede un contributo obbligatorio verso l’Inps, ma al contrario è facoltativo.

Il fondo pensione non è altro che una sorta di cassa dove vanno ad accumularsi dei fondi versati dal lavoratore e che, in seguito, verranno poi restituiti al raggiungimento della pensione. Le dinamiche di funzionamento sono speculari a quelle della classica pensione contributiva: una volta ottenuti i requisiti per andare in pensione verrà versata la somma accumulata in modo distribuito.

A differenza della pensione dell’Inps, però, nel caso del fondo pensione il lavoratore può chiedere una percentuale del deposito in tempistiche anticipate, purché sussistano le condizioni. Esiste anche la possibilità di versare nel proprio fondo pensione il TFR così da non ricevere la liquidazione per intero, investendola in una contribuzione supplementare che andrà ad affiancarsi a quella usuale.

Il fondo pensione può essere attuato da qualsiasi dipendente, che sia esso pubblico o privato, dai liberi professionisti e dai lavoratori autonomi. È inoltre possibile aderire anche se il soggetto richiedente percepisca già una pensione. Non esistono parametri da soddisfare per effettuare una richiesta di fondo pensione: l’unica richiesta è il versamento dei contributi.

Tipologie di Fondi Pensione

Esistono principalmente tre tipologie di fondo pensione:

  1. il fondo pensione chiuso;
  2. il fondo pensione aperto;
  3. il Piano Individuale Pensionistico.

Nel primo caso, il fondo pensione viene effettuato in accordo tra il lavoratore ed il datore di lavoro ed è destinato a determinate categorie lavorative, principalmente ai lavoratori facenti parte di un impresa. Nel caso di un fondo pensione chiuso, il TFR viene automaticamente versato nello stesso. Questi fondi pensione sono gestiti da banche e istituti assicurativi.

Nel secondo caso si tratta, invece, di un fondo a cui tutti possono accedere, a prescindere dalla tipologia di lavoro (anche un soggetto che, al momento della stipulazione, non ha un contratto lavorativo può sottoscriverlo) ed è istituito anche in questo caso da banche, assicurazioni e società di gestione risparmio. I fondi a questi versati sono completamente slegati dalla gestione di banche e società assicurative e sono disciplinati da un regolamento. Essi possono essere individuali se sottoscritti dal singolo lavoratore o collettivi, se la sottoscrizione è indirizzata a dipendenti di un’azienda.

Fondi Pensione

Fondi Pensione

Nel caso dei Piani Individuali Pensionistici (o PIP), il lavoratore sottoscrive un’assicurazione sulla vita con compagnie apposite. In questa casistica il soggetto che rientra in tale fondo pensionistico può anche interrompere, o per meglio dire mettere in pausa, il contratto e il conseguente versamento dei premi senza alcuna conseguenza.

Tassazione

La tassa principale sui fondi pensionistici è l’aliquota sul rendimento del deposito, che da due anni a questa parte è aumentata dal 12,5% al 20%, e quella sul fondo, che ha percentuali variabili dal 9% al 15%. Queste percentuali cambiano in base a per quanti anni hai versato i contributi al fondo pensione: per ogni anno successivo al quindicesimo viene detratto dal 15% uno 0,3%, fino a raggiungere il 9%. Il capitale ricevuto alla fine non è soggetto a ulteriori tassazioni e non deve essere quindi inserito nella dichiarazione dei redditi.

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