Surroga e Rinegoziazione del Mutuo: Quali sono le Differenze?

Possedere un’abitazione è il sogno di ogni famiglia. L’affitto di una casa, difatti, presenta molte insidie, che possono esacerbarsi nel corso del tempo: innanzitutto, la non stabilità di una dimora può influire negativamente nella crescita dei propri figli. Inoltre, ricordiamo che il mattone oggi è considerato un investimento praticamente sicuro, giacche non va incontro a svalutazione nel corso del tempo, ed anzi, nella maggior parte dei casi, l’immobile aumenta il suo valore. Purtroppo, la spesa è insostenibile per la maggior parte delle persone, a meno che non si decida di dilazionarle nel corso del tempo. Ecco l’importanza della stipula di un mutuo.

Esistono diverse soluzioni proposte dalle varie banche per cercare di soddisfare le esigenze del compratore. Gli istituti di credito, in questo senso, cercano di venire incontro alle esigenze dei compratori, prospettando soluzioni per ogni tasca e soprattutto dilazionate nel corso del tempo: esistono, difatti, mutui che si possono stipulare a vent’anni così come a trenta. In questo modo, anche l’acquisto di un immobile per una famiglia con ad esempio un solo stipendio può essere attentamente valutato, poiché si dovrebbe pagare una rata non smisurata e proporzionata alle proprie tasche, non privando la stessa dei beni di prima necessità. Una volta stipulato un mutuo a determinate condizioni esso però può essere rivisto gli anni successivi per ottenere delle condizioni economicamente migliori, ad esempio con un tasso di interesse inferiore. Esisono due modalità per rivedere un mutuo, la surroga e la rinegoziazione, con delle differenze importanti.


Surroga di un mutuo

Erroneamente si pensa che, all’atto di una stipula di un mutuo, si debba restare obbligati a continuare il rapporto con la propria banca, indipendentemente dal fatto che possano sopraggiungere delle condizioni più vantaggiose con un altro esercizio. Ciò è sbagliato, essendo questa condizione ormai superata dalla legge Bersani del 2007 e dalla Finanziaria del 2008.
Quindi, grazie a queste leggi è assolutamente lecito ed anzi regolamentato il trasferimento del proprio mutuo dalla banca che lo ha erogato ad una che offre migliori condizioni. Il tutto deve ovviamente avvenire senza alcuna spesa accessoria da parte del richiedente il trasferimento. In questo modo è possibile non soltanto cambiare alcuni termini contrattuali (ad esempio, passare da un tasso fisso ad uno variabile più vantaggioso) ma anche risparmiare sulle spese di gestione della banca, considerate dal cliente troppo dispendiose. L’importo del finanziamento elargito dalla nuova banca dovrà essere pari od anche inferiore a quello residuo, pena la non applicabilità del trasferimento.

In teoria, sarebbe possibile effettuare un numero di surroghe indefinite ma le banche si guardano bene dal proteggersi da investitori agenti in questo modo non eticamente corretto, motivo per il quale la banca presso la quale verrà richiesta la surroga effettuerà una serie di controlli a tappetto in modo tale da essere sicura di non trovarsi di fronte ad un surrogatore abituale, agendo ovviamente in questo modo per proteggere i suoi interessi. Per richiedere una surroga del mutuo, dopo aver confrontato le offerte della banca, servendosi magari di piattaforme telematiche, è necessario rivolgersi direttamente allo sportello, in modo tale da ricevere tutte le informazioni utili al caso.

Rinegoziazione del mutuo

Molti fanno confusione tra i termini di surrogazione e rinegoziazione del proprio mutuo. Rinegoziare il proprio mutuo vuol dire rivolgersi alla propria banca, con la quale si era stipulato in precedenza il contratto, di modo da valutare si ti possono offrire nuove condizioni contrattuali. Dunque, in questo caso la contrattazione dovrà continuare ad avvenire con il proprio istituto di credito elargente il mutuo. Il fine di una rinegoziazione, ovviamente, sarà lo stesso di quello di una surrogazione: il cliente tenterà di agire con il fine di vedere abbassata la propria rata del mutuo.

Surroga e Rinegoziazione del Mutuo

Surroga e Rinegoziazione del Mutuo

Prima dell’avvento della già citata legge Bersani, la rinegoziazione del mutuo era l’unica arma completamente gratuita a disposizione del cliente. Difatti, in caso di surrogazione, erano a suo carico le varie spese di commissioni o notarili. Con l’avvento di questa legge questo vantaggio decade, poiché in caso di surrogazione ogni spesa deve essere addebitata all’istituto di credito. Dunque, la surrogazione e la rinegoziazione sono due armi abbastanza importanti nelle mani del cliente, che consentono un risparmio economico abbastanza considerevole sulla rata del mutuo.

Quale scegliere

Non vi è sempre una soluzione migliore dell’altra ed entrano in gioco molti fattori differenti. L’obiettivo tua quale persona che ha sottoscritto un mutuo in passato deve essere quello di ottenere delle migliori condizioni economiche, quali un tasso di interesse inferiore ad esempio, rate fisse, maggiore dilazionamento ecc. a seconda di quelle che sono le tue effettive necessità. Tali necessità sono individuali e solo tu sai quali sono: potresti semplicemente volere un tasso di interesse migliore, oppure una rata fissa con un’allungamento della tempistica di restituzione dei soldi prestati.

Il consiglio che ti diamo è quello di valutare sia con la tua Banca quali sono le possibilità di rinegoziazione, sia con altre Banche quali sono le condizioni che ti possono fare in caso di surroga e poi valutare penna alla mano calcolando le rate del mutuo qual è la migliore soluzione per le tue esigenze.

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