Venezuela, Situazione drammatica per il petrolio: inflazione al 4.000%

Sono sei le persone arrestate della Citgo, principale filiale della compagnia statale Petróleos de Venezuela sociedad anónima (Pdvsa). I dirigenti sono finiti in cella per irregolarità, insieme ad altri 50 nomi, con l’obiettivo di sanare l’industria petrolifera. La situazione sul fronte petrolio resta disastrosa in Venezuela, che deve fare i conti non solo con il calo dei costi, ma anche con il boicottaggio statunitense e la variazione sensibile della quotazione petrolio. Il Venezuela è il Paese che possiede tra le più grandi riserve di greggio al mondo, pari al 95% delle esportazioni.

I motivi degli arresti

I diversi casi di corruzione per i membri della compagnia petrolifera di Stato, hanno portato alla scelta di arrestare i dirigenti: si parla di furti sistematici sul petrolio estratto, utilizzo personale di 600 auto acquistate con soldi della Pdvsa, oltre a traffici e ricchezza ingiustificata, bustarelle e dati falsi di produzione. In questo modo la crisi del Venezuela raggiunge tratti ancora più drammatici: non solo la produzione di petrolio è in caduta libera, ma l’inflazione è già arrivata a toccare le 4 cifre. La condizione di default non sarà così facile da valutare per gli obbligazionisti.

Il bolivar, moneta nazionale, sta collassando sul mercato nero e a oggi, per comprare un dollaro illegalmente in Venezuela, servono oltre 82.000 unità. E’ stata quindi quasi automatica l’accelerazione dell’inflazione, al 4.115%, molto superiore a 1.430 di percentuale annua rilevata dall’istituto indipendente Ecoanalitica. L’economia nazionale precipitata e sembra difficile prevedere un miglioramento.

Un default che sarà severo e rigido

Secondo l’OPEC, si registrerà una produzione media giornaliera inferiore di 250 mila barili rispetto allo scorso anno. E nel 2018 il calo sarà di 300 mila barili. Ecco perché si parla di tragedia, considerando le alte quantità esportate. Senza una valida ripresa, sostenuta da un progetto ben organizzato, si rischia così di comprimere ulteriormente i consumi interni, con l’affluire sempre inferiore di dollari nel Paese.

Quotazione Petrolio

Quotazione Petrolio

La compagnia PDVSA, in default come il governo di Caracas, ha domandato di consegnare il 45% della produzione programmata per il mese di novembre alla joint venture con Chevron, Petropiar. La produzione sarebbe stata poi venduta senza pagamenti immediati. Ulteriore passo falso, viste le condizioni finanziare della società che arriverebbe così ad esportare meno barili. Si tratta però di un’esigenza per la carenza di carburante nel Venezuela; gli impianti della PDVSA sarebbero attivi appena a un terzo della loro capacità.

I pochi dollari rendono impossibili gli investimenti necessari, la produzione di petrolio si rallenta e la tragedia economica del Paese van man mano definendosi. Il quadro è catastrofico.

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