Quello che è successo nel mondo negli ultimi giorni ha avuto un forte impatto sul mercato dell’oro. I dati parlano chiaro: yen e oro sono in rialzo a causa della crisi coreana. L’oro per esempio, bene “rifugio” per antonomasia, balza in avanti di 0,89%, raggiungendo quota 1.341 dollari per oncia nella più delicata settimana per i mercati. Andare oltre la soglia della quotazione oro di 1.340 $ è il massimo ottenuto da settembre dello scorso anno, poco dopo la grande e inaspettata notizia di Brexit.
Hanno un peso importante, su quanto accaduto, l’ultima provocazione di Pyongyang con anche conseguenze alle relazioni diplomatiche. Il fronte politico ha dato una spinta per portare il metallo giallo in vetta nei mercati internazionali delle commodities, sui livelli massimi rispetto agli ultimi 10 mesi.
Crescita dell’oro: non è solo questione geopolitica
Ma non è solo questo metallo prezioso ad attraversare un periodo fortunato, già da diverse settimane: è, infatti, ottima la performance del palladio, che ha superato 1.000 $ a oncia, con un rialzo record, che è pari al 50%, il top rispetto agli ultimi 16 anni.
Sarebbe però riduttivo dire che questo periodo fortunato dei metalli preziosi sia legato solo dal cosiddetto fattore geopolitico. Da diverse settimane è stato riscontrato anche un importante rialzo dei metalli industriali; in particolar modo segnaliamo l’andamento positivo di rame, dello zinco, dell’alluminio e del nickel che hanno raggiunto, proprio in questi giorni, valori massimi pluriennali.
E’ inutile negare che un fattore fondamentale per favorire la spinta dei metalli e, più in generale anche delle materie prime, è la debolezza del dollaro in questo periodo storico. L’oro però si muove sempre seguendo una sua linea, ben diversa rispetto all’andamento del settore.
Quotazione Oro in Crescita
Le politiche delle banche centrali nel periodo favorevole
Non è un caso che le politiche delle banche centrali abbiano giocato un ruolo fondamentale, tanto da ridurre il potere esercitato dalla Federal Reserve. La stretta monetaria non risulterà essere aggressiva, in modo particolare dopo gli ultimi risultati legati proprio all’occupazione Usa.
Tali punti hanno prontamente risvegliato gli speculatori, che vengono spinti a scommettere con sempre maggior interesse sull’oro. I dati dicono che nella settimana del 29 agosto, al Comex di New York c’erano 19 posizioni rialziste per ogni posizione corta. Si tratta di uno squilibrio che non veniva riscontrato da almeno 5 anni. Ora, in base al quadro tecnico favorevole, si sostiene che la prossima resistenza significativa per questo metallo arrivi a quota 1.375 dollari. Tale valore naturalmente ha notevole effetto anche sulla quotazione oro usato, il cui valore cresce di pari passo con l’oro puro ma è influenzata anche da altri valori come la lavorazione degli oggetti in oro, altri metalli presenti e la purezza dello stesso.