Le Banche più Sicure in Italia: ecco Quali Sono

Fondamentalmente, per via della crisi economica che da qualche anno a questa parte attanaglia il nostro Paese, sono sempre di più coloro che si chiedono quali siano le banche più sicure in Italia. Conoscerle è fondamentale per sapere a qual istituto bancario conviene affidare i propri risparmi. Fermo restando che il Fondo interbancario di tutela dei depositi fino a 100.000 euro garantisce copertura totale.

Total Capital Ratio, Tier 1 Capital e Cetl Ratio sono i principali parametri per definire come sicura la solidità patrimoniale dei vari istituti bancari. Tra gli altri aspetti presi in esame, vi sono due ISC, vale a dire indicatori sintetici del costo annuo che indica il prezzo di riferimento del conto corrente, un indice inerente all’andamento in Borsa e infine l’indice di redditività sull’attivo totale, utile nella definizione del margine d’interesse (saldo di commissione e altri ricavi inclusi).


Quali sono le banche più sicure in Italia? Il report della Banca Centrale Europea

Secondo l’ultima valutazione del rating sulle banche italiane effettuata dalla BCE (Banca Centrale Europea), sono cinque gli istituti bancari più sicuri nel nostro Paese.

1) Intesa Sanpaolo: nato nel 2007, dopo la fusione fra Banca Intesa e Sanpaolo Imi, trattasi del gruppo bancario italiano leader sul nostro mercato in riferimento a quote di mercato, numero di sportelli e capitalizzazione. Citando i dati del 2017, i numeri di questa banca, con sede amministrativa e legale localizzata a Torino, parlano chiaro: 5.968 filiali in totale, di cui 4.825 sul mercato nazionale; fatturato pari a 17.117 milioni di euro; utile netto corrispondente a 7.316 milioni di euro; 96.478 dipendenti. Con un attivo di 796,861 miliardi di euro, Intesa San Paolo, per ciò che concerne la capitalizzazione di mercato, rientra di diritto fra i primi 20 istituti bancari del Vecchio Continente. In relazione ai suoi clienti, occorre fare un distinguo tra il mercato nazionale e quello internazionale: nel primo caso, se ne contano 11,1 milioni con quota di mercato del 16% in rapporto ai depositi e del 15% per quanto riguarda i crediti. Nel secondo caso, se ne contano 8,2 milioni.

2) Unicredit: con una quota sul mercato italiano del 11,1%, trattasi del secondo gruppo bancario In Italia, preceduto solo da Intesa San Paolo. Localizzato a Milano, UniCredit Group ha dalla sua un fatturato di 19.619 miliardi di euro con utile netto di 3.708 miliardi di euro (dati aggiornati al 2017). Il numero di dipendenti è di 91.952. La crescita registrata nel mercato Europeo è stata davvero interessante: in Austria, è il gruppo bancario leader con una quota pari al 18%; in Germania è al 2,5%. Ma è sul mercato dell’Europa Orientale che le strategie del gruppo bancario di Milano hanno dato i migliori risultati, specie in Croazia, in Bulgaria ed in Bosnia.

3) UBI Banca: a seguito della fusione fra il Gruppo Banca Lombarda e il Gruppo BPU Banca, effettuata nel 2007, questo gruppo bancario, di tipo cooperativo, con sede situata a Bergamo, è cresciuto al punto da ricoprire un ruolo cruciale in svariati mercati, da quello del credito al consumo a quello dei prestiti, senza dimenticare la gestione degli investimenti. Citando sempre i dati del 2017, s’intuisce che Ubi Banca rientra di diritto fra le banche più sicure in Italia: fatturato pari a 3.578 miliardi di euro, utile netto corrispondente a 690 milioni di euro, 21.414 dipendenti e 1.838 sportelli. Per quest’ultimo parametro, UBI Banca si piazza al quarto posto.

Finiscono appena fuori dal podio Credito Emiliano (Credem) e Banca Popolare dell’Emilia Romagna (Bper).

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