Il bollettino di conto corrente postale è esclusiva competenza del gruppo Poste Italiane e, ancora oggi, è leader indiscusso nei documenti di incasso che esistono nel nostro Paese. Il bollettino postale circola unicamente in forma cartacea ed è sicuramente lo strumento di pagamento maggiormente utilizzato; è sufficiente pensare a tutte le bollette di utenze di varia natura, le rate di prestiti contratte con finanziarie senza l’ausilio di un conto di addebito, le contravvenzioni, le tasse e via discorrendo.
Il pagamento di un bollettino postale, con l’evoluzione delle piattaforme tecnologiche, può essere effettuato recandosi direttamente agli sportelli postali, ma anche tramite la propria banca e tutti i canali on line che prevedono il servizio. Affinché il pagamento vada a buon fine, è indispensabile che il bollettino postale sia correttamente compilato in ogni sua parte; anche una lieve inesattezza potrebbe pregiudicare il buon esito della transazione.
Tipologie di bollettini postali
Volendo entrare nel dettaglio, i bollettini postali possono essere pre marcati e quindi giungere all’ utente già compilati in ogni loro parte oppure possono essere genericamente individuati come bianchi. In quest’ultimo caso la compilazione spetta a chi dovrà effettuare il pagamento. Una particolare categoria di bollettini postali sono i MAV che trovano largo impiego nella pratica comune.
I bollettini, a seconda della categoria di appartenenza, sono contraddistinti da un diverso codice identificativo: quelli precompilati sono individuabili attraverso i codici 896 e 674; i MAV sono specifici del codice 247, mentre i bollettini bianchi recano il codice 123.
Quest’ultima tipologia di strumento di pagamento si può presentare visivamente a due o tre sezioni; da un punto di vista operativo la funzionalità è identica, quel che varia è che nell’ultimo caso è prevista una parte in più a titolo di ricevuta di pagamento che può essere consegnato al beneficiario del corrispettivo economico versato.
La quietanza del bollettino è rappresentata dalla punzonatura postale; fino a non molto tempo lo sportello postale tratteneva una sezione per se e restituiva l’altra al cliente, da qualche anno, invece, il bollettino viene restituito integralmente all’utente poiché un nuovo sistema tecnologico scansiona automaticamente il documento e lo archivia senza necessità della pezza cartacea.
La compilazione di un bollettino postale
I campi obbligatori alla compilazione sono gli stessi per tutti i bollettini liberi indipendentemente che siano a due o tre sezioni e sono:
Il conto corrente del beneficiario del pagamento
Posizionato sulla prima riga del modulo, il campo va implementato indicando l’esatto numero di conto corrente postale su cui va effettuato l’accredito della somma indicata. Benché il campo consti di 12 caselle, non è infrequente che la numerazione sia inferiore. L’esatta compilazione è indispensabile per canalizzare correttamente un incasso; in caso di errore il software rileva l’incongruenza e non si può proseguire oltre.
Va da sè che tale dato non è noto all’utenza finale, ma sarà compito del beneficiario metterlo a disposizione di chi effettua il pagamento.
Il bollettino postale, per quanto superfluo ribadirlo, consente di effettuare versamenti solo a favore di chi è titolare di un conto corrente postale.
L’importo in cifre
Anche questo campo non è particolarmente ostico; è sufficiente prestare attenzione a non implementare campi sbagliati. Il consiglio è quello di partire dal fondo per evitare di lasciare spazi inutilizzati. Scrivendo prima i centesimi, si ha la certezza di utilizzare le caselle corrette.
L’importo in lettere
La scrittura dell’importo in lettere deve necessariamente corrispondere a quanto scritto in cifre pena l’inutilizzo del bollettino.
Si scrive per intero il corpo della cifra mentre i centesimi vanno ripetuti in cifra e preceduti da una sbarretta trasversale (/).
L’intestatario del conto corrente
In questa sezione contrassegnata da dei quadratini consecutivi, è obbligatorio riportare l’esatta intestazione del conto corrente postale su cui si va ad effettuare il pagamento. Se possibile sarebbe meglio inserire una lettera in ogni quadratino anche se può sembrare difficile per chi scrive velocemente.
La causale
Questo campo, talvolta, può destare qualche perplessità. Si tratta, in poche parole, del motivo per cui si effettua il pagamento. Per semplificare, si può chiedere l’esatta dicitura da utilizzare direttamente al beneficiario ( a volte può essere semplicemente un riferimento numerico come un numero di protocollo )
I dati identificativi di chi effettua il pagamento
L’ultima sezione da compilare è quella che riguarda dati angarafici ed indirizzo di residenza del soggetto che dispone il pagamento. Anche in questo caso sarebbe meglio scrivere ogni lettera nell’apposito quadratino di riferimento.
L’ultima nota va spesa circa la penna da utilizzare per la compilazione. Severamente vietata la matita, le Poste Italiane specificano di utilizzare esclusivamente penne di colore blu o nero.