Hai sentito parlare di una forma di pagamento chiamata assegno di traenza ma no sai di cosa si tratta? Niente paura. Di seguito ti spiegheremo in che cosa consiste questo strumento di pagamento, a cosa e serve e quando e da chi viene utilizzato.
Questo strumento di pagamento presenta come caratteristica principale quella di essere utilizzato per eseguire rimborsi di denaro. I principali utilizzatori degli assegni di traenza, sia quando devono effettuare dei pagamenti sia quando devono predisporre dei rimborsi a favore di privati o di imprese, sono amministrazioni, assicurazioni, enti territoriali e così via. Solitamente alla base dell’emissione di assegni di traenza a favore di uno specifico soggetto esiste un rapporto cliente utente che prevede la fornitura di un servizio dietro pagamento di un corrispettivo.
Il caso più comune è quello relativo alla fornitura di un servizio che prevede l‘erogazione idrica o di gas combustibile a favore di un ente pubblico. Quest’ultimo non è in possesso delle coordinate bancarie del soggetto che eroga il servizio per cui per effettuare il pagamento del corrispettivo dovuto procede all’emissione di un assegno di traenza.
Principali caratteristiche dell’assegno di traenza
Come i principali strumenti di pagamento, anche l’assegno di traenza presenta alcuna caratteristiche distintive. Innanzitutto presenta la clausola di intrasferibilità per cui può essere incassato soltanto dal beneficiario indicato sul titolo. Allo stesso modo quest’ultimo, non potrà cedere l’assegno di traenza come pagamento a favore di un terzo, proprio perché non trasferibile. Altra caratteristica dell’assegno di traenza è data dal fatto che sullo stesso non è presente alcuna firma da parte del soggetto emittente, ma solo di colui che lo riceve. Il beneficiario dovrà, nel momento in cui lo presenta per l’incasso, firmarlo anche sul retro eseguendo la classica girata a favore della banca.
L’unico modo per poter cedere l’importo presente nell’assegno di traenza a favore di un terzo è quello di incassare prima il titolo e poi pagare in contanti la persona. Una peculiarità tutta tipica dell’assegno di traenza è strettamente riconducibile a quella sopra indicata della doppia firma del beneficiario che risulta essere contemporaneamente soggetto emittente e beneficiario del titolo. Per l’incasso dell’assegno di traenza esiste un termine perentorio di 60 giorni per riscuotere le somme, decorsi i quali non sarà più possibile poter incassare ciò che è indicato nel titolo. Ovviamente potrai sempre contattare l’ente che lo ha emesso per trovare una nuova modalità per incassare il credito o eventualmente per procedere alla riemissione dell’assegno.
Da ultimo ti segnaliamo che una rivisitazione della normativa vigente avvenuta con il Decreto Legge 70 del 2011 ha previsto una notevole semplificazione della disciplina per l’incasso di questi assegni.