Assegno Bancario: Cos’è, come fare per Emettero o Riscuoterlo, come si Compila

Un assegno bancario è un titolo di credito a vista attraverso cui in qualità di traente, ossia di colui che dispone di fondi in conto corrente bancario, impartisci l’ordine ad un trattario, ossia ad una banca, di effettuare il pagamento a vista di un determinato importo a favore di un beneficiario, ossia una terza persona. Trattasi di uno degli strumenti di pagamento più diffusi in assoluto, perché sostituisce il denaro contante ed è pertanto connesso alla gestione del conto corrente, in quanto strumento di credito con cui puoi specificare la forma da pagare.

Sono perciò tre i soggetti che figurano sull’assegno bancario:

  1. Traente: chi emette l’assegno e ordina il pagamento alla banca presso cui è titolare di un conto corrente
  2. Trattario: la banca incaricata di eseguire il pagamento
  3. Beneficiario: il destinatario dell’assegno bancario emesso

Cosa occorre per poter emettere un assegno bancario?

I requisiti sono, come già anticipato, avere un conto corrente in banca. Ciò vuol dire che a seguito della sottoscrizione di un contratto tra te, in quanto cliente, e la banca, quest’ultima si impegna ad effettuare le operazioni che andrai ad indicare.

Altro requisito è l’essere autorizzati dall’istituto bancario ad emettere assegni. Si parla in questo caso di convenzione di assegno che si perfeziona con il rilascio di un libretto, noto come carnet che, in quanto cliente puoi compilare nei limiti degli importi disponibili sul tuo conto corrente bancario. Tieni conto che i libretti di assegni sono costituiti da una ventina di foglietti, costituiti da una “madre” e da una “figlia”: la prima è il talloncino unito al libretto. Non è obbligatorio compilarla. Lo scopo della “madre” è infatti quello di permetterti, in qualità di traente, di prendere nota della somma disponibile in precedenza sul tuo conto, dell’importo, degli estremi dell’assegno e infine della cifra rimanente ancora a tua disposizione. La “figlia” è invece l’assegno bancario a tutti gli effetti. Una volta che l’avrai che staccato, dovrai consegnarlo al beneficiario.

Infine, sul tuo conto bancario, devi avere una somma di denaro sufficiente per poter coprire l’assegno. Questa, denominata provvista, può avere origine sia da depositi eseguiti in precedenza che da un prestito ottenuto.

Qual è la differenza tra assegno bancario “trasferibile” e “non trasferibile”? In estrema sintesi, l’assegno bancario “trasferibile” può essere ceduto a terzi dal beneficiario. Toccherà a quest’ultimo firmare sul retro dell’assegno, dove è presente la voce “Girata”. L’assegno “non trasferibile”, invece, può essere riscosso soltanto dal beneficiario a cui viene intestato l’assegno. Va detto per che in Italia dal 2007, i libretti di assegni vengono emessi con la clausola “non trasferibile”, a meno che tu, in quanto cliente, non vada a dare alla banca trattaria indicazione diverse, previo assolvimento dell’imposta di bollo.

L’assegno non deve mai essere scoperto, perché se la liquidità depositata è inferiore all’importo indicato, si è effettuato un illecito amministrativo e si va incontro a sanzioni pecuniarie. Inoltre, viene avviata una segnalazione di protesto che da il via al divieto di emissione di assegni bancari per una durata di due anni nella migliore delle ipotesi.

Come si riscuote un assegno bancario?

Per quanto riguarda la riscossione, devi semplicemente sapere che le tempistiche da rispettare per l’ottenimento della somma indicata nell’assegno variano da 8 giorni massimo, se il beneficiario risiede nello stesso comune della banca trattaria, a 15 giorni massimo, se il destinatario risiede in un comune diverso rispetto alla banca.

Come si compila un assegno bancario?

L’assegno bancario va compilato in maniera corretta in ogni sua parte, affinché risulti valido. Ecco cosa deve essere indicato, in base a quello che stabilisce la legge cambiaria in riferimento al contenuto di un assegno bancario.

  • La denominazione di “assegno bancario” nella lingua in cui è redatto il modulo
  • La direttiva incondizionata relativa al pagamento a vista di un determinato importo
  • La somma da pagare espressa in cifre ed in lettere. Occorre sempre indicare due decimali, anche se la cifra è piena. Per fare un esempio, per un assegno bancario da 1.000 euro, occorre scrivere 1000,00 e mille/00
  • Il nome della banca trattaria
  • Il luogo di pagamento che può essere la sede, la filiale o l’agenzia dell’istituto bancario presso cui hai aperto il conto corrente dell’emittente dell’assegno
  • Data e luogo di emissione dell’assegno
  • Firma dell’emittente dell’assegno bancario. La firma deve necessariamente coincidere con quella registrata dalla banca, deputata a riconoscerla.
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